Sulle rive del Garda

Il Lago di Garda ha un fascino particolare per l’azzurro intenso delle sue acque, la luminosità del sole, l’aria pura, le spiagge ampie e assolate. Tutt’intorno una vegetazione, formata da olivi, limoni, palme e allori con i colori e i profumi intensi che annunciano il Mediterraneo, rallegra i viaggiatori che scendono dal Nord. In questo paesaggio incantevole sono presenti numerose testimonianze di una storia millenaria, che, se possibile, lo rendono ancora più affascinante.
Il tuo itinerario alla scoperta del Garda trentino parte da Torbole. Il paese, con le case disposte a semicerchio, si appoggia alle pendici settentrionali del Monte Baldo proprio nel punto in cui il fiume Sarca si immette nel lago. Una parte di Torbole, certamente la più suggestiva, ha conservato l’aspetto originale del paesino di pescatori e barcaioli. L’angolo più pittoresco è il porticciolo con le caratteristiche costruzioni della Vecchia Dogana (XV secolo), la casetta del Dazio, che risale al periodo austroungarico, posta all’ingresso del porto, e la stretta piazza centrale, dove una lapide ricorda il soggiorno del grande scrittore tedesco Goethe. Oltre il porto alcune rampe di scalini conducono al colle dove sorge la Chiesa di Sant’An drea, da cui si gode una stupenda vista sul lago. Il vento che soffia ininterrotto ha fatto del tratto di lago davanti al paese un vero paradiso per gli amanti della vela.
Nelle acque di Torbole, per garantire la sicurezza ai velisti, è stata vietata la navigazione ai mezzi a motore.
Il Monte Baldo è un’area protetta per la ricchezza della flora. La vegetazione dell’alto Garda è simile a quella delle coste mediterranee.
Lapide in ricordo di Goethe, che soggiornò a Torbole nel 1786.
Da Torbole risali lungo il Sarca fino ad Arco. Abitata fin dalla Preistoria, Arco deve la sua fama all’aria pura e ricca di ossigeno che, unita alla mitezza del clima, la fece diventare nel l’Ot to cen to uno dei più importanti centri di soggiorno e di cura per la nobiltà austriaca e tedesca.
Dopo una visita al centro della cittadina ti consigliamo di esplorare l’Arboreto che faceva parte del parco della villa dell’arciduca Alberto d’Asburgo: potrai ammirare piante provenienti dai quattro continenti e poi proseguire la passeggiata tra gli ulivi fino al castello medievale appartenuto ai Conti d’Arco, di cui restano solo i ruderi. Da Arco scendi a Riva del Garda, il centro più importante della riva settentrionale. Per secoli la sua posizione protetta ne ha fatto un porto sicuro, luogo d’incontro di mercanti provenienti da diverse regioni. La descrizione entusiasta che ne fece Goethe (vedi pagina 10) lo trasformò in un luogo di soggiorno amato da poeti e scrittori provenienti da tutta l’Europa. Il tuo percorso parte da Piazza IV Novembre che si affaccia sul porticciolo con gli edifici più antichi della città: a Ovest il trecentesco Palazzo Pretorio e il Municipio, a Est la Torre Apponale, costruita nel Duecento a difesa del porto, racchiudono una schiera di case colorate con ampi portici al piano terreno. Dietro questi edifici si estende il quartiere antico, con vicoli e viuzze che offrono scorci suggestivi. A Est della Torre sorge, invece, la massiccia Rocca, dalla forma squadrata e dall’aspetto severo, interamente circondata dall’acqua. La sua fondazione risale al XII secolo e, benché le quattro torri angolari siano state ribassate nell’Ottocento, continua a mostrare la sua capacità di difesa.
Le rovine del Castello di Arco.
Panorama di Riva del Garda.
Porto di Riva del Garda  che per secoli è stato il porto per eccellenza del Nord Garda.