Todi, la città che emerge dagli ulivi
L’itinerario pedonale alla scoperta di Todi parte dalla centrale Piazza del Popolo, uno spiazzo sorprendentemente piano in una città tutta “in salita”. Sul lato orientale sorge il Palazzo del Popolo, detto anche “del Comune”. È tra i più antichi palazzi pubblici italiani e fu probabilmente sede del Podestà. L’aspetto attuale si deve alle ristrutturazioni operate fra l’Ottocento e il Novecento, quando per completare l’edificio fu aggiunto il coronamento di merli nella parte più alta. Appena un po’ arretrato puoi ammirare il Palazzo del Capitano, detto anche Palazzo Nuovo, di fine XIII secolo. La facciata in stile gotico è arricchita da una grande scala che unisce i due palazzi; all’ultimo piano degli edifici ha sede il Museo-Pinacoteca con interessanti raccolte di materiale, raggruppate per sezioni: archeologica, numismatica, tessuti, ceramica, dipinti. Sul lato Sud della piazza sorge il trecentesco Palazzo dei Priori. Edificato in stile gotico, fu ampliato nel XIV secolo con l’aggiunta della torre a base trapezoidale e nuovamente modificato nel XVI secolo.
Panorama di Todi.
Scorcio di Piazza del Popolo con gli eleganti palazzi pubblici medievali e la Cattedrale sullo sfondo.
In posizione opposta, al culmine di una imponente gradinata, si eleva la Cattedrale, dedicata a Maria Santissima Annunziata, iniziata nel XII secolo e completata nel XIV secolo. La facciata è impreziosita da un magnifico rosone che sovrasta l’originale portale in legno composto da più pannelli scolpiti. L’interno, a tre navate, custodisce affreschi e sculture di famosi artisti umbri, come il Crocifisso del XIII secolo sopra l’altare. Da Piazza del Popolo segui Via Mazzini fino a Piazza Jacopone; svolta quindi a destra fino alla Piazza Umberto I, dominata da un’ampia e alta scalinata che porta alla Chie sa di San Fortunato, patrono della città, di cui fu vescovo tra il 528 e il 541. La costruzione risale al XIII secolo. La facciata, rimasta incompiuta, fu realizzata nel Quattrocento, con il portale maggiore a sesto acuto e colonnine in marmo riccamente scolpite. L’interno, a tre navate con volte a crociera, è adorno di sculture e decorato con affreschi pregevoli, fra cui la Madonna col Bambino e angeli di Masolino da Panicale (1383-1447). Lungo le pareti laterali si aprono tredici cappelle. Nella cripta riposano le spoglie di Jacopone da Todi, il maggior poeta religioso del Duecento, insieme a quelle dei Santi protettori della città. Imbocca Via Leoni sul lato sinistro della chiesa; arrivato alla Porta Aurea svolta a destra in Via Menecali e in un breve tratto raggiungerai la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, in posizione isolata appena fuori dalle mura medievali; è uno dei più alti esempi di arte rinascimentale in Umbria. La navata centrale è a pianta greca, cioè a forma di croce con i due bracci di uguale lunghezza. La struttura esterna è basata sulle quattro absidi interne, a ciascuna delle quali corrisponde una cupola, più la grande cupola centrale, slanciata, che termina con un’elegante lanterna. Attorno a ogni cupola corre un terrazzo protetto da una lunga balaustra.
Chiesa di Santa Maria della Consolazione.
La facciata della Chiesa di San Fortunato.
Il particolare di una colonnina del portale.