Torino: alla scoperta dell’antica capitale
L’itinerario (che prosegue anche alle pagine 15, 16 e 17) inizia in Piazza Castello. Al centro della piazza puoi ammirare l’antico castello medievale che oggi si chiama Palazzo Madama, in ricordo di Cristina di Francia che vi abitò nel XVII secolo. La facciata, realizzata nel Settecento su progetto di Juvarra, un grande architetto al servizio dei Savoia, è ricca di decorazioni e ha grandissime finestre che danno luce allo scalone interno. Entra nell’atrio: tra le colonne, sotto le lastre trasparenti del pavimento, puoi vedere i resti degli edifici che c’erano prima della costruzione del palazzo. Ai lati dell’ingresso ci sono le rampe del doppio scalone monumentale che porta al piano superiore.
L’edificio riassume in sé la storia della città. Le due torri, ora conglobate nella facciata, appartengono alle mura romane: qui infatti c’era la Porta Pretoria. Il corpo del castello risale al Quattrocento, quando Torino era governata dai Savoia-Acaia. Esaurita la sua funzione difensiva, nel XVII secolo l’edificio ristrutturato diventò un elegante palazzo residenziale. Nel XIX secolo ospitò il primo Senato del Regno d’Italia.
Piazza Castello, da pochi anni chiusa al traffico e arricchita con fontane, è un luogo di passeggio e di incontro.
Palazzo Madama.
Esci ora di nuovo sulla piazza. A destra, al di là di una piazzetta chiusa da una cancellata di ferro, vedi un edificio imponente: è il Palazzo Reale, un grandioso edificio seicentesco più volte rimaneggiato e ampliato. La costruzione fu fatta iniziare nel 1646 su richiesta di Cristina di Francia.
Fu la residenza dei duchi di Savoia, dei re di Sardegna e dei re d’Italia fino al 1865. Ai lati due torri quadrate racchiudono la facciata semplice ed elegante. L’interno è molto ricco di dipinti e decorazioni che ci raccontano i gusti dei personaggi che sono vissuti lì dal XVII secolo. Dal cortile interno si raggiungono i bellissimi Giardini Reali, delimitati da una cerchia di fortificazioni seicentesche. Nei mesi estivi qui si trovano vari locali all’aperto e si svolgono spettacoli serali. Sul lato destro di Piazza Castello ci sono la Biblioteca e l’Armeria Reale. La Biblioteca, opera dell’architetto Pelagio Palagi, raccoglie numerosi manoscritti, tra cui anche una raccolta di disegni di Leonardo da Vinci, e libri antichi. L’Armeria Reale raccoglie invece una ricca collezione di armi, dalla Preistoria fino al XIX secolo.
Quasi a far da guardia all’ingresso principale del Palazzo Reale ci sono le statue di due giovani a cavallo: rappresentano due personaggi della mitologia greca, Castore e Polluce.
Sala da pranzo all’interno del Palazzo Reale.
Nei Giardini Reali si alternano macchie di alberi e grandi prati; al centro dei giardini c’è una splendida fontana del XVII secolo. In quelle che un tempo erano le serre c’è oggi il Museo di Antichità che raccoglie reperti archeologici provenienti dal Piemonte.
Appena fuori da Palazzo Reale, un passaggio sulla destra ti porta in Piazza San Giovanni, dove si trova la Cattedrale di Torino. È uno spazio ampio che dà risalto all’elegante facciata in marmo bianco. All’interno, a sinistra dell’altare maggiore, c’è la tribuna che ospitava la famiglia reale, a destra un grande organo. Dietro l’altare si trova la Cappella della Sacra Sindone costruita nel Seicento su progetto dell’architetto Guarini per conservare la preziosa reliquia. La Sindone è un grande lenzuolo su cui è impressa l’immagine del corpo di un uomo che ha subito gravi percosse e ferite. I cristiani credono che sia il lenzuolo funebre che avvolgeva il corpo di Cristo nel sepolcro.
La Cattedrale è dedicata a San Giovanni: è uno dei pochi edifici rinascimentali sopravvissuti al rifacimento della città tra il Seicento e il Settecento.
Nel 1997 un disastroso incendio ha devastato la Cappella della Sacra Sindone il cui restauro non è ancora stato completato.
La cupola della Cappella della Sacra Sindone vista dall’interno.
La Sindone conservata all’interno della Cappella della Sacra Sindone nella Cattedrale.
Avanti e indietro nel tempo
Da Piazza San Giovanni, voltando le spalle alla chiesa, vai verso destra dove c’è la zona archeologica. Qui, sull’angolo di Via XX Settembre, sono visibili i resti del Teatro Romano e poco distante si alza imponente la Porta Palatina risalente al I secolo d.C. Alle mura era addossata una fortezza medievale, il Palatium, da cui deriva il nome delle porte. Nella grande piazza alle spalle della porta si svolge uno dei più famosi mercati della città, che il sabato si trasforma in un colorato “mercato delle pulci”, dove è possibile trovare un po’ di tutto.
Dando le spalle alla porta raggiungi Via Milano. Svolta a sinistra e vai sempre avanti fino a raggiungere Piazza Palazzo di Città. Secondo gli storici qui c’era il Foro Romano e in epoca medievale Piazza delle Erbe, luogo di mercato. Sulla piazza si affaccia il grande edificio che le dà il nome, il seicentesco Palazzo di Città, il Municipio di Torino; alcune sale al primo piano conservano ancora l’originaria decorazione pittorica.
Superato il Municipio volta a sinistra in Via Garibaldi e ritorna così in Piazza Castello, ma prima guardati intorno: sei su una strada da record. Infatti è una delle più lunghe vie pedonali d’Europa, ed è tra le più antiche di Torino. Pensa che è una delle due strade principali della città romana, quella che attraverso la Porta Pretoria portava verso Sud-Est.
Durante i lavori di costruzione dell’ala nuova di Palazzo Reale una parte del Teatro Romano è andata distrutta.
La Porta Palatina: due alte torri a 16 lati inquadrano un muro in cui si aprivano quattro ingressi, due centrali per i carri e due laterali per i pedoni e i cavalli.
Il Palazzo di Città fu costruito nel Seicento nello stesso luogo in cui sorgeva il Palazzo Comunale medievale.
Via Garibaldi.