Torre del greco, l’arte del corallo

Questo itinerario, che si snoda lungo la costa a Est di Napoli, ti permetterà di conoscere altri centri della Campania e le loro tipiche attività.
Parti da Napoli e sosta a Portici, cittadina nota per il Palazzo Reale (oggi sede dell’Università) e per la linea ferroviaria, la prima costruita in Italia (1839).
Raggiungi Torre del Greco. È un centro agricolo e commerciale, famoso soprattutto per la lavorazione artigianale di coralli, madreperla, conchiglie e lava. Già in tempi lontani i pescatori di Torre del Greco partivano alla ricerca del corallo, poi lavorato e trasformato in veri capolavori, tra cui i cammei.
Questa tecnica fu tramandata di generazione in generazione e nel 1878 fu istituita la Scuo la d’Incisione dove, ancora oggi, è possibile apprendere quest’arte. Visita il Museo del Corallo. Sarai incantato dalla bellezza, dalla precisione, dalla raffinatezza degli esemplari esposti. Non potrai fare a meno di immaginare i bravi artigiani intenti in questo difficile lavoro.
Coralli.
Il porto di Torre del Greco.
Torre del Greco, fra il Golfo di Napoli e le pendici del Vesuvio.
La conchiglia “cassis”, usata per la produzione dei cammei.

Il corallo

Il corallo vive sui fondi rocciosi del mare. Nel corallo vivono numerosi esseri, i polipi (da non confondersi con i polpi, animali con otto tentacoli).
Al contrario degli altri animali, i polipi hanno lo scheletro esterno, a forma di rami. È spesso rosso o rosa, ma esiste anche di altri colori.
I “fiorellini” che si vedono sui “rami” del corallo sono i polipi che sporgono dalle fessure. Quando vengono toccati si ritirano immediatamente nello scheletro.

Fasi della lavorazione del corallo.