Trieste

Al Molo Audace (ex Molo San Carlo) il 3 novembre 1918 attraccò la nave da guerra “Audace” con a bordo marinai italiani che prendevano possesso della città da liberatori. Per celebrare l’evento, al molo venne dato il nome della nave “liberatrice”.
A Trieste ha sede il più importante porto mercantile dell’Adriatico, di rilevanza internazionale per la posizione e l’intensa attività.
L’Arco di Riccardo, nel cuore della città vecchia, corrispondeva a una delle porte di accesso alla Tergeste romana aperta nella cinta muraria presumibilmente nel 33 a.C.
ll Canal Grande, costruito nel Settecento per volere di Maria Teresa d’Austria, è attraversato da un ponte che fu levatoio fino al 1842; fu trasformato in girevole fino al 1925 per consentire il passaggio dei velieri; oggi è fisso e solo piccole imbarcazioni possono così accedere al cuore della città attraverso il canale.
Piazza dell’Unità d’Italia con la splendida Fontana dei Quattro Continenti, è oggi la piazza sul mare più grande d’Europa. La sua attuale sistemazione, con la vista che spazia sull’ampio golfo, risale alla fine dell’Ottocento.
Il Faro della Vittoria (1927), opera dell’architetto Arduino Berlam (1880-1946) e dello scultore Giovanni Mayer (1863-1943), oltre a illuminare il golfo, è un monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale.
Il Teatro Romano (I–II secolo a.C.), sul pendio del Colle di San Giusto, in origine era aperto direttamente sul mare, non essendo circondato, com’è ora, da costruzioni che ne ostruiscono la visuale. Le statue che lo adornavano sono custodite nel Civico Museo, in Via della Cattedrale.
Chi arriva a Trieste, via terra o via mare, è immediatamente colpito dal Colle di San Giusto, con il Castello e la platea romana (la piazza) sul Colle Capitolino (da Capitolium, il colle dove nell’antica Roma si trovavano gli edifici più importanti per il governo della città). Accanto al Castello si trova la Cattedrale di San Giusto, nel punto dove si sviluppò il primo nucleo dell’antica città romana di Tergeste.
Lungo la riva Rossini del Canal Grande si erge l’ottocentesco Palazzo Gopcevich che prende il nome dal suo primo proprietario, un ricco commerciante originario della Serbia. La facciata è a più colori per la diversità dei materiali con cui è stata costruita.