Uno sguardo al territorio ragusano

Attraversando il territorio ragusano si possono scoprire ambienti pieni di fascino e storia. L’itinerario che ti proponiamo ti porterà nei luoghi che, completamente distrutti dal terremoto del 1693, sono poi rinati con fantasiosi edifici barocchi. Avrai modo di scoprire anche le tracce di un passato più lontano; ma saranno i vasti paesaggi delle campagne, interrotti solo da isolate masserie (fattorie) e ville nobiliari, a comunicare l’atmosfera semplice e la genuinità di questa parte di Sicilia.
L’itinerario parte da Ragusa lungo la Statale 115 verso Sud, sino a Modica, che domina un altopiano intensamente coltivato. Tra i suoi gioielli barocchi spicca la Chiesa di San Giorgio: la sua facciata, ondulata e decorata da colonne, ricorda… una torta nuziale a tre piani! Da Modica lungo la Provinciale dopo pochi chilometri si arriva a Cava d’Ispica, una profonda gola scavata nella roccia, lunga più di 13 chilometri, in fondo alla quale si trovano resti archeologici di epoche storiche diverse. Si tratta principalmente di tombe: alcune preistoriche, altre cristiane del V secolo d.C. Riprendendo la Provinciale in direzione Aguglia, in località Bettola del Capitano si svolta a sinistra e si giunge finalmente sul mare, a Pozzallo, un antico porto dominato dalla Torre posta dal Conte Cabrera a guardia dei magazzini del porto. Da qui partono gli aliscafi per l’Isola di Malta.
La Chiesa di San Giorgio a Modica.
La Torre Cabrera a Pozzallo.
Sulle pareti di Cava d’Ispica sono presenti delle grotte: alcune furono abitate fin dal Paleolitico, in altresi trovano resti di abitazioni del Medioevo, comenella grotta della “spezieria”. Le grotte della parete detta  “il castello”, invece, sono state abitate fino alla prima metà del Novecento!
Proseguendo sulla costa verso Ovest, all’altezza di Sampieri, vale la pena rientrare verso l’entroterra, per visitare Scicli: una delle più belle città barocche della zona. I suoi palazzi sono decorati con mensole che rappresentano mostri o teste di angeli. Per godersi la vista delle spiagge più belle della zona, si segue la strada per Cava d’Aliga e si prosegue lungo la costa. Una sosta a Marina di Ragusa ti per metterà di fare una bella nuotata.
Lasciando la strada costiera all’altezza di Punta Secca si segue la strada che svolta a destra per arrivare al Castello di Donna fugata. Si tratta in realtà di una bellissima villa, in cui hanno vissuto per secoli i nobili proprietari delle campagne circostanti. Il Castello di Donnafugata è composto da ben 122 stanze! Disposte attorno al cortile si trovano scuderie e abitazioni per i contadini. Il castello è circondato da un immenso parco, che si può visitare. Passeggiando lungo i suoi viali vedrai grandi pini marittimi ed enormi “ficus”, alberi che hanno più di cento anni. Fai una sosta al tempietto circolare, costruito proprio per offrire riposo a chi passeggia nel parco. Sparsi ovunque ci sono grandi vasi di Caltagirone in ceramica colorata e giochi d’acqua… uno dei quali bagna d’improvviso chi si siede su una panchina vicina! Tra le costruzioni più curiose dei giardini di Donnafugata ci sono un labirinto di pietra, alcune grotte finte e una piccola cappella con un meccanismo segreto che fa spuntare all’improvviso un monacobarbuto che abbraccia i visitatori.
Un tipico palazzo di Scicli con le mensole decorate.
Un particolare delle mensole decorate.
Marina di Ragusa.
Il giardino del Castello di Donnafugata.