Venezia e l’acqua alta

Ai numerosi turisti che ogni giorno dell’anno affollano Venezia, può anche capitare di vedere la città… in una veste più speciale del solito. A Venezia, come quasi tutti sanno, si verifica il fenomeno dell’acqua alta. Per i Veneziani è un fatto abituale ed è normale, alcune volte l’anno nel periodo del tardo autunno e dell’inverno, vedere Piazza San Marco sommersa e le barche galleggiare nelle calli e nei calli, trasformati in tanti tratti di mare.
Per un turista, invece, vedere gente camminare con alti stivali, carretti “traghettare” le persone, scolari tornare da scuola con sacchetti di plastica ai piedi, commercianti proteggere l’ingresso dei negozi con barriere impenetrabili e addetti del Comune disporre passerelle sull’acqua… è un fatto unico e sorprendente. Con l’acqua alta, a Venezia tutto diventa una grande e unica laguna, sulla quale case, negozi, monumenti sembrano galleggiare, sospesi fra acqua e cielo.
La marea invade Venezia entrando dal mare in laguna attraverso tre bocche di porto, cioè i canali di accesso: Lido, Malamocco e Chioggia. Il fenomeno si verifica per la somma di particolari condizioni atmosferiche: la normale alta marea due volte al giorno (dovuta all’attrazione della luna); il vento di Scirocco che soffia da Sud-Est “spinge” le acque del mare dentro la laguna; la presenza di bassa pressione atmosferica (tempo coperto e piovoso).
Ed ecco che il livello dell’acqua inizia a crescere. I problemi e le difficoltà sono tanti… ma il fascino di Venezia si manifesta anche in questa occasione che, insieme alla ricchezza del suo patrimonio storico e artistico e alla bellezza del paesaggio, la rende unica al mondo.
Piazza San Marco sommersa dall’acqua.
Un’imbarcazione che l’acqua alta ha portato allo stesso livello dela strada.
Le passerelle disposte dal Comune si trovano solo nellezone  principali e più basse di Venezia.

Allarme “acqua alta”

A Venezia si inizia a parlare di “acqua alta” quando la marea che invade la città raggiunge gli 80 centimetri sopra il livello del mare; poiché la città è comunque più alta del livello del mare, quando ciò accade sono solo le zone basse come Piazza San Marco a ricoprirsi di un velo d’acqua. Quando si prevede una marea di altezza superiore a 110 centimetri (l’acqua arriva a invadere parte del centro storico), con circa 3 ore di anticipo vengono emessi degli avvisi acustici dalle 18 potenti sirene installate nel 1968, per permettere ai negozianti di montare le paratie e mettere le merci al riparo. Altri avvisi acustici vengono emessi quando la previsione è di marea eccezionale di altezza fino a 140 centimetri (l’acqua invade la città quasi per intero) o 160 centimetri. Di solito l’acqua alta dura poche ore e poi tutto torna alla normalità. Per cercare di porre rimedio ai disagi dell’acqua alta a Venezia, è stato approvato un progetto, chiamato MOSE (MOdulo Sperimentale Elettro – meccanico), che prevede l’installazione di paratie mobili all’ingresso delle bocche di porto. Queste “barriere”, da alzare quando il livello dell’acqua sale, potranno far rimanere stabile il livello dell’acqua in città. La costruzione del MOSE è iniziata nel 2003.
Suggestiva immagine dell’acqua che lambisce un lampione, terra e acqua sono un tutt’uno.
Quando a Venezia c’è l’acqua alta ai negozianti vengono in aiuto le paratie stagne, lastre di metallo che impediscono all’acqua di passare.