Vercelli, per conoscere il Sesia

Hai mai provato a descrivere un fiume attraverso i colori che dominano lungo il suo corso? Con il Sesia si può fare, perché lungo le sue rive puoi trovare tanti ambienti naturali caratterizzati da colori differenti.

Dalla sorgente…

Cominciamo dalla sorgente. A 2700 metri, sotto la Punta Indren, su cui brillano i ghiacci del Monte Rosa, i colori dominanti sono il bianco e il grigio. Bianco-grigia è la neve da cui sbuca un filo d’acqua e bianca è la schiuma che si forma quando il Sesia, ormai diventato un bel torrente, scendendo dal ripido pendio, saltella tra i sassi e forma tante cascatelle. Tutto intorno c’è il grigio delle rocce e delle pietre che il ghiacciaio sposta continuamente. Ma qua e là spiccano macchie di colore vivo, soprattutto in estate: sono i fiori alpini che riescono a spuntare nella breve stagione in cui la terra si libera dalla neve. Questa parte del fiume scorre completamente nel Parco Nazionale dell’Alta Valsesia, il più alto d’Europa, dove vive una ricca fauna alpina: stambecchi, camosci, marmotte e qualche coppia di aquile. Puoi fare lunghe camminate lungo le rive e raggiungere i numerosi rifugi verso il Monte Rosa, oppure risalire una delle vallette a sinistra del fiume e arrivare ai villaggi Walser di Rima e Rimella.

Scorcio del Monte Rosa.
Ghiacciaio di Indren.
Il torrente Sesia.
Il centro visita del Parco Nazionale dell’Alta Valsesia presso l’Alpe Fum Bitz, a 1600 metri circa.

… lungo strette gole

Man mano che scende a valle, il Sesia si arricchisce delle acque di numerosi torrenti alpini e scorre turbolento tra strette gole, alternando rapide spumeggianti e laghetti tranquilli. È il paradiso degli appassionati di canoa e di kayak, che trovano qui il luogo ideale per le loro competizioni: è qui che si svolge ogni anno il campionato mondiale di kayak.
Raggiungi Varallo, qui il Sesia prende un andamento più regolare e si dirige decisamente a Sud. I nuovi colori? L’azzurro delle acque che scivolano in un ampio letto di ciottoli e il verde dei boschi che fiancheggiano le rive. Qui puoi trovare angoli tranquilli, anche piccole spiagge, ma fai attenzione: non fare rumore o verrai rimproverato dai pescatori che cercano di catturare le belle trote del fiume. Ancora una corsa rapida e raggiungi Borgosesia, la città della lana; qui il fiume ha prestato un tempo le sue acque alle fabbriche, per far funzionare le grandi macchine, ma ora scorre libero. L’azzurro si spegne tra il grigio delle ghiaie e il colore indefinito delle vecchie case che si specchiano nell’acqua.

Il corso non finisce…

Poco a Sud il Sesia fiancheggia un’altra zona protetta di grande interesse: il Parco Naturale del Monte Fenera. Tu concludi qui il tuo itinerario visitando questo parco ricco di boschi e, soprattutto, di caverne naturali dove sono stati ritrovati numerosi resti di insediamenti preistorici. A piedi o in bicicletta, troverai tanti sentieri immersi nel verde tra boschi e pascoli. Il fiume, invece, continua ancora il suo viaggio attraverso la pianura vercellese. Il colore? È di nuovo il verde, quello dei boschi e delle campagne che si riflettono nell’acqua che lenta e pigra si prepara a mescolarsi con quella del Po.

Uno sportivo in kayak lungo il Sesia.
Scorcio di Varallo con il Sesia in primo piano.
La sede del Parco Naturale del Monte Fenera a Borgosesia.