Verona, il Garda e il Monte Baldo

L’itinerario parte da Malcesine, dominata dal castello medievale che si affaccia sul lago. Si costeggia il Garda e si attraversa Brenzone, costituito da sei piccole frazioni, per giungere a Torri del Benaco, la cui principale attrazione è costituita dal castello trecentesco.
La riva tra Malcesine e Bardolino è soprannominata Riviera degli Ulivi. A Punta di San Vigilio un bel sentiero-natura del WWF ti offrirà l’occasione di osservare anche incisioni rupestri preistoriche, dell’età del Bronzo.
Raggiungi ora Bardolino, rinomata per la Chiesa di San Zeno, di origine carolingia, e per i suoi vigneti che consentono la produzione dell’omonimo vino.
A pochi chilometri di distanza puoi vedere l’Eremo dei Camaldolesi, una costruzione del Seicento che ospita ancora alcuni monaci. La sua visita, però, è consentita solo agli uomini.
Visita ora Pe schiera del Gar da, sorta nel VI secolo come base di appoggio per le milizie romane. Resti dell’antica città romana si possono vedere ancora oggi. Sotto il dominio di Venezia, Peschiera fu circondata da una fortezza pentagonale. La cittadina è diventata negli ultimi decenni un luogo di villeggiatura, attirando turisti anche stranieri.
Veduta di Malcesine.
Sul Garda c’è la possibilità di praticare moltissimi sport, come per esempio il windsurf.
L’Eremo dei Camaldolesi nei pressi di Bardolino.
La città di Peschiera è attraversata dalle acque del Mincio.
Da Peschiera l’itinerario lascia il lago e si dirige verso l’interno, raggiungendo Affi, un paesino con antiche case costruite con i ciottoli dell’Adige, e prosegue verso Nord sul versante orientale del Monte Baldo. Nel percorso potrai osservare i segni lasciati dai ghiacciai, come il suggestivo anfiteatro morenico in cui è adagiata Rivoli Veronese.
Prosegui verso Nord e concediti una visita al Santuario della Madonna della Corona, meta di numerosi pellegrini, che pare quasi “aggrappato” alla montagna.
Concludi il tuo itinerario a Ferrara di Monte Baldo, una frequentata località sciistica, punto di partenza per rilassanti escursioni che attraversano scenari maestosi.
Il Santuario della Madonna della Corona sembra quasi sospeso nel vuoto.
Fin dal Cinquecento, il Monte Baldo attirava farmacisti e studiosi alla ricerca di piante officinali, cioè con proprietà curative.