Malles Venosta, il centro più importante dell’alta Val Venosta, in passato in netta concorrenza con la vicina Glorenza, si riconosce da lontano per le cinque torri che si alzano sopra i tetti dell’abitato. Da vicino ti accorgi, però, che una sola è una vera torre, quella cilindrica di Castel Frolich, le altre sono campanili di chiese. Fermati ad ammirare quella di San Benedetto, voluta da Carlo Magno, in cui è conservato un ciclo di affreschi del IX secolo, considerato tra i più importanti della pittura europea prima del Mille. Lungo la strada che corre tra prati e boschi verso Burgusio ti appare in tutta la sua magnificenza, bianco sullo sfondo cupo delle abetaie, uno degli edifici più straordinari della regione: l’Abbazia Benedettina di Monte Maria, fondata nel XII secolo sul luogo di un’antica cappella dedicata alla Vergine e ampliata nel corso dei secoli, di fronte alla quale il Castel del Principe appare piccolo e insignificante, malgrado la poderosa torre merlata. Ora la strada si alza con alcuni tornanti per superare un salto di roccia e arrivare ai bordi del piccolo Lago della Muta, formato dall’Adige, oltre il quale compare la diga che forma il Lago di Resia. Per realizzare il lago artificiale è stato sacrificato l’antico borgo di Curon, di cui resta solo il trecentesco campanile che “sbuca” dalle acque. Co steg giando il lago arrivi al Passo di Resia, ampio e ricoperto di prati, a destra del quale, a circa 500 metri, ci sono le sorgenti del l’Adige.
L’Abbazia Benedettina di Monte Maria.
Il Lago di Resia con il campanile.