Vesuvio, verso il cratere
Continua il percorso raggiungendo la quota di 1017 m. Di qui prosegui a piedi. Si tratta di venti minuti un po’ faticosi, ma ce la farai. E soprattutto ne vale la pena: arriverai al cratere del Vesuvio!
Il cratere è enorme, 600 m di diametro, 200 m di profondità. Qua e là puoi vedere le fumarole, i tipici sbuffi di fumo che fuoriescono da piccole spaccature nella montagna.
Il panorama è straordinario: va dal Golfo di Gaeta fino alla penisola sorrentina e all’Isola di Capri!
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L’Osservatorio Vesuviano.
Pennacchio addio
Gli esperti dell’Osservatorio controllano sempre l’attività del vulcano. I geologi lo definiscono “giovane” (nonostante i suoi 12000 anni!) e quindi ancora attivo.
Oltre all’eruzione che distrusse Pompei, Oplonti, Ercolano e Sta bia (79 d.C.), se ne ricordano altre, alcune delle quali disastrose. Con quella del 1944 si è spento il pennacchio di fumo che com pariva nelle immagini di Napoli: il Vesuvio è un mostro addormentato! Non bisogna però scordare che è ancora in attività: per questo esiste un “Piano di allontanamento” che stabilisce quali sono le zone più a rischio. In caso di eruzione secondo questo piano le aree più vicine al vulcano saranno evacuate.
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