Vicenza, le valli della lana

Le valli a Nord di Vicenza sono una delle zone italiane più attive nel campo dell’industria tessile. Fin dal Medioevo si è sviluppata, in questa zona, un’intensa attività artigianale resa possibile dalla fitta rete di mulini e segherie (in cui si producevano i telai per tessere), lungo il percorso del fiume Leogra che nel territorio compie dodici salti d’acqua, grazie al sistema delle chiuse. La disponibilità di energia idraulica è stata fondamentale per lo sviluppo industriale: era infatti un “salto” d’acqua a mettere in movimento le macchine per la produzione tessile e, già intorno al 1870, Schio era diventata capitale dell’industria laniera.
È interessante una visita al Museo all’aperto di Archeologia In dustriale di Schio e Alto Vicen tino, che ti permette un’osservazione diretta della civiltà industriale. Il museo propone differenti itinerari e visite guidate nel territorio di tredici comuni; noi ti consigliamo il Percorso Lana e Seta.
Inizia a Schio dal Lanificio Rossi con la Fabbrica Alta (1862) e il pittoresco Giardino Jacquard (1859) per proseguire con il Lanificio Cazzola (1860), tuttora produttivo. Un’altra meta interessante è rappresentata dalla Città Sociale di Valdagno, voluta e realizzata da Gaetano Marzotto per i dipendenti del suo lanificio, con lo scopo di favorire il benessere di tutta la comunità.
Spolette di filo di cotone.
Lana non lavorata e stoffe preziose.
Fabbrica del Lanificio Rossi che fa parte del Museo.
Edifici nella odierna Città Sociale di Valdagno che, pur con alcune modifiche, fa ancora parte del nucleo urbano.