Villa Adriana, la villa riscoperta

In provincia di Roma, a circa 5 chilometri da Tivoli, si trova uno dei più straordinari tesori archeologici d’Italia: la villa fatta costruire tra il 118 e il 133 d.C. dall’Imperatore romano Adriano. È un grande complesso di edifici che comprende, oltre alle abitazioni, anche un teatro, biblioteche, terme e palestre, immersi in uno splendido paesaggio naturale.
L’Imperatore Adriano era molto colto, amava l’arte, la scienza e i viaggi, e, in questa reggia dove trascorreva le vacanze, si fece costruire copie dei monumenti che aveva visto.
Villa Adriana venne abbandonata dopo la caduta dell’Impero Romano; nei secoli venne “coperta” dai detriti e scomparve nel terreno. Venne riscoperta nel 1450 da Papa Alessandro VI che, con i suoi successori, organizzò gli scavi archeologici che la riportarono alla luce, ma ancora oggi molte zone rimangono da scoprire.
L’itinerario di visita agli scavi archeologici, segnalato da frecce, comincia dal Pecile, un enorme cortile lungo quasi trecento metri e largo circa cento, circondato da portici. Si trattava di un “ginnasio”, di un luogo, cioè, dove fare esercizi fisici o passeggiate. Il portico è la copia di quello che Adriano aveva visto e ammirato nella città di Atene.
Al centro del Pecile c’è una grande vasca: è una peschiera, dove venivano allevati i pesci destinati a essere cucinati durante i ricchi pranzi dell’imperatore. Al di sotto di uno dei lati del Pecile, sul versante della collina, puoi vedere le costruzioni dette Cento camerelle: sono piccole stanze senza finestre, diposte su quattro piani. Qui vivevano gli schiavi che lavoravano nella villa… e dovevano essere centinaia!
La vasca del Pecile.
Proseguendo in direzione Sud-Est scendi in un “corridoio” pianeggiante, con una lunga vasca al centro. Qui Adriano aveva fatto ricostruire un palazzo detto Canopo, dotato di statue egizie e di cariatidi, cioè colonne a forma di donna, come quelle del Tempio Eretteo di Atene. Le statue e le colonne sono ora esposte nel Museo Archeologico che si trova all’ingresso della villa.
Ritornando indietro, sul sentiero a destra puoi visitare le Grandi e le Piccole Terme, utilizzate per i bagni e la cura del corpo.
Erano dotate di diverse vasche; una di acqua calda, detta calidarium, una di acqua tiepida, tepidarium, e una di acqua fredda, il frigidarium.
Avevano persino un raro heliocaminus: una stanza, cioè, con grandi finestre e caldaie per il riscaldamento, destinata ai bagni di sole in estate o alla sauna nei mesi invernali.
Non lontano dalle Terme, seguendo il sentiero verso Est, puoi arrivare al bel colonnato della Piazza d’Oro.
Questo cortile, circondato da 60 colonne, è stato chiamato così per il gran numero di opere d’arte che conteneva e per la bellezza delle sue decorazioni.
Uscendo dall’arco principale della Piazza d’Oro entri in un vasto complesso di sale e cortili: è il Palazzo Imperiale, dove viveva l’imperatore. Le stanze che abitava erano riscaldate in inverno ed erano decorate da marmi particolari di colore rosso, perché il rosso era il simbolo del potere imperiale.
Attaccato al cortile principale del Palazzo Im pe riale, sulla sinistra, trovi il Teatro Marittimo.
È un teatro molto particolare: si tratta infatti di un edificio circolare, circondato da un canale al cui centro si trova un’isoletta. Probabilmente l’imperatore si ritirava nella casetta sull’isola quando voleva starsene da solo a riflettere.
Uno dei pavimenti.
La pianta di Villa Adriana.
I resti del tempio di Serapide.
La grande vasca del Canopo.
Palazzo Imperiale.