Le terre create dall’uomo

Nel passato la zona costiera del Lazio era ricoperta da paludi ed era molto malsana. Nel 1930 venne bonificata, cioè le paludi furono prosciugate e trasformate in terreni coltivabili, che presero il nome di Maremma Laziale, Agro Pontino e Agro Romano. In questa zona, accanto al mare, si estendono ora grandi campi coltivati e serre, ma dell’antico paesaggio paludoso è stata conservata una parte della foresta di Terracina e alcuni laghi costieri, che fanno parte del Parco Nazionale del Circeo.
Oggi nell’Agro Pontino si coltivano cereali, frutta e verdura in abbondanza, che vengono venduti nei grandi mercati di Roma.
Nel Lazio è diffuso l’allevamento degli ovini, cioè dei diversi tipi di pecore e capre. Il loro latte è utilizzato per la produzione dell’ottimo formaggio pecorino.
Al largo del Golfo di Gaeta c’è un arcipelago costituito dalle Isole di Ponza, Palmarola, Zannone, Ventotene e Santo Stefano.
Durante il periodo estivo le isole sono meta di molti turisti, che accorrono per godersi lo splendido mare e i paesaggi incantevoli.
L’ordinata campagna laziale. Un agnellino.
Il porticciolo dell’Isola di Ponza.
Uno scorcio dell’Isola di Ventotene.
La macchia mediterranea.